di Pippo Tadolini - Nel panorama drammatico, e sostanzialmente deprimente, che ha fatto da sfondo all’annus terribilis 2020, ogni notizia che non sia proprio pessima getta una luce di speranza, che rischiara le tenebre e che risolleva un po’ il concetto di fiducia. Ma stiamo attenti a non rinunciare allo spirito critico e dormire sugli allori.
Ulteriori informazioniIl 20 aprile 2020 Enrica Rigo, della Clinica Legale dell'Università Roma Tre, ha intervistato in collegamento video la collega di Abuja Odinakaonye Lagi, responsabile del Network of University and Aid Institutions in Nigeria (NULAI). Con aggiornamenti della situazione al 13 maggio 2020.
Ulteriori informazionidi Maurizio Masotti - lo storico Michele Colucci ci spiega perchè la regolarizzazione dei migranti e l'apertura ai flussi immigratori regolari siano urgenti e necessari. Tutto ciò va affiancato da percorsi di sensibilizzazione sui diritti sociali e i diritti nel mondo del lavoro che riguardano tutti, non solo il mondo dell’immigrazione.
Ulteriori informazionidi Maurizio Masotti - Quanto sta accadendo in questi giorni nel sud del nostro paese mi ha spinto a contattare il nostro amico della Flai-Cgil Jean-René Bilongo, già nostro ospite a Ravenna in occasione della presentazione di una giornata sulle condizioni nelle campagne degli immigrati nella filiera agricola.
Ulteriori informazioniI migranti e i richiedenti asilo finiti in mezzo alla strada grazie al Decreto Sicurezza di Salvini ora lavorano sfruttati nei campi come se non ci fosse il Coronavirus. E questo interessa a pochi. Ansa ha intervistato a tal proposito Jean-René Bilongo, Coordinatore dell'Osservatorio Placido Rizzotto della Flai Cgil.
Ulteriori informazionidi Paolo Attanasio - Si dice generalmente che, in quest’epoca di informazione pervasiva e onnipresente, le cose accadono veramente soltanto se qualcuno ne parla. È un po’ il destino che sta subendo l’emergenza umanitaria di queste settimane ai confini sud-orientali dell’Unione Europea, schiacciata dall’emergenza coronavirus.
Ulteriori informazionidi Francesco Bernabini - “Si suppone che l’Italiano sia un grande criminale. È un grande criminale... Il criminale italiano è una persona tesa, eccitabile, è di temperamento agitato quando è sobrio e ubriaco furioso dopo un paio di bicchieri. Quando è ubriaco arriva lo stiletto... Di regola i criminali italiani non sono ladri o rapinatori - sono accoltellatori e assassini”.
Ulteriori informazioni