di Francesco Bernabini - Lo si è visto in scena nei panni di Oberon nel “sogno” di Shakespeare o di padre Ubu nei Polacchi, indifferentemente saltare dall’italiano alla lingua wolof al dialetto romagnolo.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Farsi viaggiatore significa soprattuto, per Leogrande, ascoltare le storie dei migranti, porsi al loro fianco facendo attenzione all'unicità delle loro esperienze, alla singolarità di ogni storia, che la rende per questo universale.
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